“I dubbi dell’amore” cantava Fiorella Mannoia in una sua celebre canzone, dubbi che caratterizzano i pazienti che soffrono di Disturbo Ossessivo-Compulsivo da Relazione o Relationship Obsessive-Compulsive Disorder (ROCD) nella dicitura inglese. Tale disturbo presenta aspetti di sovrapposizione con le altre tipologia di disturbo ossessivo e altri specifici. Le ossessioni nel DOC da relazione sono dubbi ricorrenti e vissuti con profonda ansia e sofferenza sulla relazione, sui sentimenti provati nei confronti del partner e/o sui difetti percepiti sulle caratteristiche fisiche, mentali e/o morali del partner. Il paziente si chiede continuamente se è davvero innamorato/a del partner, se la relazione è quella giusta o se sia meglio chiuderla, se chiudendo la relazione la rimpiangerà poi per tutta la vita e così via. Esistono due tipologie che possono sovrapporsi nella stessa persona: in un caso le ossessioni sono centrate sulla relazione e sui sentimenti provati, (relationship-centered) nell’altro sulle caratteristiche del partner (partner-focused). Le ossessioni possono assumere la forma di pensieri del tipo ‘E’ la persona giusta per me?‘, di immagini sul partner o possono anche assumere la forma di impulsi (ad esempio, l’impulso di lasciare il partner) e sono fonte di ansia che il paziente cerca di alleviare ricorrendo a compulsioni come monitoraggio dei sentimenti e dei pensieri sul partner e sulla relazione ricorrendo non all’ascolto dei propri sentimenti ma a criteri esterni (es. quantità di tempo trascorso con il partner e di quello trascorso con altre persone come misura di amore), confronti con altri potenziali partner, ricerca di rassicurazioni, neutralizzazioni (tentativo di annullare le ossessioni riportando alla mente ricordi o immagini o pensieri positivi del partner e della relazione), evitamenti di tutte le situazioni che attivano le ossessioni (coppie considerate felici, film d’amore, e così via). L’effetto delle compulsioni è quello di alleviare l’ansia solo nel breve periodo e di mantenere e rafforzare il meccanismo ossessivo nel lungo periodo. Il soggetto cerca risposte ai suoi dubbi attraverso tentativi di soluzione (compulsioni) che non solo sono fallimentari ma addirittura peggiorano la sintomatologia aumentando i dubbi, le tensioni relazionali con il partner e gli evitamenti generali che finiscono per ridurre la qualità di vita. ‘Lo/la amo?’, ‘Sto bene con lui/lei?’, ‘Lui/lei mi ama davvero?’, ‘E’ la relazione giusta per me?‘ sono le classiche domande. Spesso i sintomi insorgono in concomitanza con la richiesta di un maggior impegno relazionale (matrimonio, convivenza, scelta di avere un figlio) che il soggetto ossessivo vive con un senso ipertrofico di responsabilità e bisogno assoluto di certezze che lo portano inevitabilmente a restare imprigionato nei dubbi senza lasciarsi veramente andare nella relazione e quindi disimpegnandosi sempre più e interpretando questo aspetto come segno della non adeguatezza della relazione piuttosto che effetto delle ossessioni.

La maggior parte dei pazienti sperimenta sintomi ossessivo-compulsivi da relazione durante la relazione stessa, ma in alcuni casi i sintomi si presentano dopo la fine della relazione e sono centrati sulla preoccupazione costante di aver perso la persona giusta. Alla base del disturbo sono presenti credenze amorose estreme (“se amassi davvero il mio partner dovrei pensarlo sempre”) e catastrofizzazioni (“non sarò mai felice se resto in una relazione di cui non sono sicura”, “se lascio la persona giusta, me ne pentirò per tutta la vita”).

Da quello che indicano le ricerche scientifiche uno stile di attaccamento insicuro, una maggiore vulnerabilità nel dominio relazionale e un’elevata conflittualità nella famiglia di origine sembrano essere fattori predisponenti il disturbo.

Terapia del DOC da relazione

 La terapia cognitivo-comportamentale è il trattamento di elezione per questo disturbo. E’ importante fare una buona psicoeducazione e identificare e mettere in discussione pensieri e credenze disfunzionali. Come in altri disturbi ossessivi è necessario affrontare aspetti centrali come il perfezionismo, l’eccessiva importanza attribuita ai pensieri e l’intolleranza dell’incertezza. Esperimenti ed esposizioni a situazioni evitate (es.film d’amore) o attraverso scritti riguardo gli scenari temuti (es. matrimonio) vengono proposti nel corso del trattamento.